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mercoledì 29 ottobre 2025


 Imparare ad Essere genitori o diventare educatori sono esperienze meravigliose e impegnative che possono metterci in crisi pensando di non essere all'altezza...

Ma da dove si comincia ...

Dalle piccole cose , fin dal grembo materno, dai primi mesi di vita.

Osservare, sperimentare, ascoltare per aiutare i bambini nel percorso di crescita.

Piccoli accorgimenti, attenzioni, che possono cambiare la relazione e diventano atteggiamenti di cura con una attenzione all'ambiente e alle cose.

"Essere consapevoli di avere bisogno di abbracci e di carezze, di una parola gentile e di uno sguardo benevolo non è sentimentaleria, ma una cosa umanamente vitale. Sentirsi dentro una relazione di cura è una cosa umanamente ineludibile che ci accompagna per tutto il tempo della vita" ( Luigina Mortari)

ABBIAMO CURA DEI BAMBINI-  di Giuseppe Dalle Fabbriche

Ed. Tempo al libro

martedì 14 ottobre 2025

...PROTEGGERE I BAMBINI..

Nell'intenzione i genitori, gli insegnanti, gli educatori hanno sempre questo obiettivo o scopo nella relazione educativa. Cura è proteggere.

Come spesso accade vi sono fraintendimenti sul significato e sugli obiettivi.

L'ansia, la fretta di questi tempi ci fanno agire senza tenere sempre in considerazione gli aspetti principali della protezione.

Sicuramente garantire la salute, la sicurezza fisica ed emotiva è il primo aspetto a cui si pensa.

Ma il rischio di avere atteggiamenti iper protettivi, vivendo con ansia ogni movimento, esperienza, emozione, e vedere pericoli ovunque, orientando il comportamento del bambino verso una direzione precisa ...porta a risultati deleteri.

Il compito dell'adulto non è sostituirsi al bambino, ma dargli fiducia, fargli vivere esperienze di autonomia, stimolare la curiosità e l'apprendimento, offrirgli un ambiente adeguato, esserci dopo un'esperienza di paura, di litigio, di caduta, con un sorriso, un abbraccio, un incoraggiamento.

Proteggere non significa evitargli il dolore, ma fornirgli gli strumenti per superarlo per poi ripartire.

Se i bambini "assorbono tutto" lo fanno anche con le nostre paure, ansie condizionando autostima e sicurezza nelle relazioni.

Essere adulti presenti, dare sicurezza , ESSERCI...nel momento in cui "cadono", chiaramente anche redarguire, ma fornire la certezza che il nostro sguardo è su di loro e si possono fidare di noi.

 

giovedì 18 settembre 2025


 " Un bambino è una persona: ha i suoi pensieri, le sue emozioni e le sue immagini mentali "
Isabelle Flliozat- psicoterapeuta francese
Oggi più che mai è indispensabili aiutare i bambini ad esprimere ciò che sentono, nel bene e nel male, a raccontarsi, con parole, disegni, storie e commenti sulle storie, attraverso i giochi e le coccole.
Indispensabile è l'ambiente in cui avviene e l'ascolto dell'adulto, cercando di interpretare il linguaggio dei bambini.
Come sempre, come genitore, come educatore, come adulto è indispensabile partire da noi nel raccontare le nostre emozioni, con fatti e racconti.
Cercare di dare un nome alle emozioni e condividerle, in modo da aiutare ad identificarle e dargli un nome, anche a un bambino.
Non negare mai le emozioni " non essere arrabbiato", " non piangere", piuttosto "cos'é successo", " ne vogliamo parlare", anche perché un bambino, se vede che quelle emozioni non sono bene accolte nell'ambiente, potrebbe pian piano mascherarle. Attenzione a voler risparmiare le emozioni di fatica e delusioni
In seguito poi il nostro supporto educativo è aiutare a trovare le risorse per poter trovare  strategie e reagire . Attrezzarli perché siano capaci di attraversare le esperienze che vivono, comprese le emozioni, in modo da vivere la quotidianità e il percorso di crescita con armonia e positività nella propria persona

martedì 26 agosto 2025

             

 Dormire, mangiare, andare di corpo, non avere freddo, non sudare: sono le preoccupazioni principali sui neonati e sui bambini da 0 ai 6-7 anni.

Ma fin dai 3-4 mesi il bambino ha necessità di avere un ambiente dove potersi muovere liberamente, toccare e all'esplorazione. Tanto da arrivare al periodo del gattonamento  in cui si possa muoversi liberamente alla scoperta del mondo.

Un ambiente preparato senza ostacoli e pericoli. Un abbigliamento che lo faccia muovere liberamente con mani e piedi scoperti per girarsi e rotolarsi, oppure cambiare direzione.

 In seguito, tutti i bambini, mostrano l'intenzione di fare da soli, di esplorare, di curiosare e scoprire gli oggetti, le forme, i colori.

Fanno le loro scelte.

All'adulto il compito di proteggere la pericolosità, di un ambiente o una situazione, ma non di interrompere o modificare le loro attività e ricerche.

A 3/ 4 anni i momenti di indipendenza aumentano e così anche la propria autostima. Tutto questo nel rispetto dei tempi di ciascuno.

La crescita nell'autonomia, nella capacità di scegliere, sempre in un ambiente sapientemente predisposto, fa parte della crescita di ciascuno e non va osteggiata da ansia e preoccupazione, anche quando accadono piccoli incidenti. Sostenerlo e favorire la sperimentazione e la scoperta, aiuta  il bambino nel capire come affrontare le difficoltà e ad aver fiducia nelle proprie capacità.


sabato 9 agosto 2025


... la MALEDUCAZIONE.. dei bambini  è spesso segno, almeno per i più piccoli, di atteggiamenti o comportamenti per bisogni insoddisfatti o difficoltà di gestione delle emozioni, o per situazioni ambienti stressanti ... comunque la maleducazione non è innata. 
Faticose ed evidenti sono scene nei ristoranti, nei supermercati o nei giardini pubblici. 
I bimbi, nei primi anni di vita, è naturalmente concentrato su se stesso e pian piano scopre e fa entrare il  mondo nella sua quotidianità, con il grande desiderio di imitare ciò che vede.. In particolare gli adulti che ha intorno.
Ecco ora che le buone abitudini, le regole usate con coerenza, la pazienza, assumono grande valore educativo.
Rimproveri o punizioni generiche non sono utili. 
Specificare il comportamento sbagliato e comprendere le ragioni può sicuramente aiutare per trovare soluzioni efficaci.
Regole chiare e... come dicevo... coerenti.
Coinvolgere il bambino nelle decisioni che lo riguardano, riconoscendo gli sforzi fatti per migliorarsi.
Ricordiamoci che i bambini sono diversi e diverse sono le sperimentazioni di diverse strategie per trovare le soluzioni più efficaci... salvaguardando sempre la relazione. 

martedì 22 luglio 2025

Che sia ...CUCU'...o ..NASCONDINO.. fin dai primi mesi di vita, nella relazione col bimbo si propone questo gioco. Il bambino impara  che le cose continuano ad esistere anche quando non le vede. Inoltre mantiene l'attenzione e segue i movimenti del viso del genitore. 



Poi, in seguito, impara le regole del gioco favorendo la relazione con tutti i bambini per giocare bene insieme.
 Ma soprattutto la gestione delle emozioni, la gioia  estrema per essere stati trovati e riconosciuti. Lo sviluppo motorio, la corsa, la fantasia nel trovare luoghi adatti per nascondersi. Per gli adulti sembrano aspetti normali...ma per un bimbo sono tutte scoperte che vanno indirizzate e accompagnate.
 Durante il gioco, il bambino, sperimenta molte capacità che mette alla prova e acquisisce: la pazienza, la strategia, la corsa al momento giusto, la socializzazione.
Si può giocare insieme fin da piccolissimi, con gli scatoloni, tra i panni stesi, in giardino, in casa...sempre nel rispetto delle regole e con l' accompagnamento dell'educatore.
Alcuni faticano, per paura dell'abbandono, o necessità di farsi vedere o farsi sentire dagli adulti... a questi va dato tempo e sicurezza della nostra presenza, nascondedosi insieme, per gestire, nel tempo ansia e attesa.

 

giovedì 3 luglio 2025

Museo internazionale delle ceramiche Faenza>

INDIFESI, fin dal grembo materno, poi dalla nascita su questa terra, i bambini sono vulnerabili, privi di mezzi di difesa e di prevenzione dei pericoli.
Un bambino è vita, emozioni, pensieri, sensi e per lui sono stati fissati  dei diritti ( convenzione ONU ) per dare a TUTTI le stesse possibilità e condizioni al di là della razza, dell' età, della religione o stato:
-diritto alla vita e a crescere in una famiglia
-diritto alla salute e al benessere psicofisico
-diritto all'istruzione
- diritto al gioco
-diritto alla libertà di espressione
-diritto alla protezioneda ogni forma di abuso e sfruttamento
- diritto a una nazionalità
-diritto all'uguaglianza
-diritto a non lavorare
-diritto ad avere una casa

Se ne parla troppo poco.....
INDIFESI eppure vivi, hanno necessità di un ambiente accogliente , di pazienza, di regole e affetto, per aiutarli a crescere  sicuri di sè e capaci di affrontare la vita