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sabato 9 agosto 2025


... la MALEDUCAZIONE.. dei bambini  è spesso segno, almeno per i più piccoli, di atteggiamenti o comportamenti per bisogni insoddisfatti o difficoltà di gestione delle emozioni, o per situazioni ambienti stressanti ... comunque la maleducazione non è innata. 
Faticose ed evidenti sono scene nei ristoranti, nei supermercati o nei giardini pubblici. 
I bimbi, nei primi anni di vita, è naturalmente concentrato su se stesso e pian piano scopre e fa entrare il  mondo nella sua quotidianità, con il grande desiderio di imitare ciò che vede.. In particolare gli adulti che ha intorno.
Ecco ora che le buone abitudini, le regole usate con coerenza, la pazienza, assumono grande valore educativo.
Rimproveri o punizioni generiche non sono utili. 
Specificare il comportamento sbagliato e comprendere le ragioni può sicuramente aiutare per trovare soluzioni efficaci.
Regole chiare e... come dicevo... coerenti.
Coinvolgere il bambino nelle decisioni che lo riguardano, riconoscendo gli sforzi fatti per migliorarsi.
Ricordiamoci che i bambini sono diversi e diverse sono le sperimentazioni di diverse strategie per trovare le soluzioni più efficaci... salvaguardando sempre la relazione. 

martedì 22 luglio 2025

Che sia ...CUCU'...o ..NASCONDINO.. fin dai primi mesi di vita, nella relazione col bimbo si propone questo gioco. Il bambino impara  che le cose continuano ad esistere anche quando non le vede. Inoltre mantiene l'attenzione e segue i movimenti del viso del genitore. 



Poi, in seguito, impara le regole del gioco favorendo la relazione con tutti i bambini per giocare bene insieme.
 Ma soprattutto la gestione delle emozioni, la gioia  estrema per essere stati trovati e riconosciuti. Lo sviluppo motorio, la corsa, la fantasia nel trovare luoghi adatti per nascondersi. Per gli adulti sembrano aspetti normali...ma per un bimbo sono tutte scoperte che vanno indirizzate e accompagnate.
 Durante il gioco, il bambino, sperimenta molte capacità che mette alla prova e acquisisce: la pazienza, la strategia, la corsa al momento giusto, la socializzazione.
Si può giocare insieme fin da piccolissimi, con gli scatoloni, tra i panni stesi, in giardino, in casa...sempre nel rispetto delle regole e con l' accompagnamento dell'educatore.
Alcuni faticano, per paura dell'abbandono, o necessità di farsi vedere o farsi sentire dagli adulti... a questi va dato tempo e sicurezza della nostra presenza, nascondedosi insieme, per gestire, nel tempo ansia e attesa.

 

giovedì 3 luglio 2025

Museo internazionale delle ceramiche Faenza>

INDIFESI, fin dal grembo materno, poi dalla nascita su questa terra, i bambini sono vulnerabili, privi di mezzi di difesa e di prevenzione dei pericoli.
Un bambino è vita, emozioni, pensieri, sensi e per lui sono stati fissati  dei diritti ( convenzione ONU ) per dare a TUTTI le stesse possibilità e condizioni al di là della razza, dell' età, della religione o stato:
-diritto alla vita e a crescere in una famiglia
-diritto alla salute e al benessere psicofisico
-diritto all'istruzione
- diritto al gioco
-diritto alla libertà di espressione
-diritto alla protezioneda ogni forma di abuso e sfruttamento
- diritto a una nazionalità
-diritto all'uguaglianza
-diritto a non lavorare
-diritto ad avere una casa

Se ne parla troppo poco.....
INDIFESI eppure vivi, hanno necessità di un ambiente accogliente , di pazienza, di regole e affetto, per aiutarli a crescere  sicuri di sè e capaci di affrontare la vita

giovedì 19 giugno 2025


  Due giardini, uno con bambini dell'infanzia l'altro con bambini del nido. Una semplice siepe che divide, ma dove ci sono piccoli gradini  per salire e per guardare al di là, per comunicare, e stringersi le mani. 

Spontaneamente i bambini si includono tutti, non ci sono particolarità fisiche o di lingua che dividono.
Può dividere, per un momento, il litigio per un giocattolo, per una spinta....ma poi si ricomincia a correre, a partecipare alla vita del gruppo.
 I bambini al nido non percepiscono diversità , ma cercano più le cose che accomunano che rendono complici. In questa fase l'inclusione riguarda"l'altra/o" con cui interagire. Molti bimbi hanno vissuto più o meno un periodo con la mamma o con i nonni, "scoprendo" gli altri bambini al parco, o quando ci sono amici. 
Vivere giornate intere e intense con altri, relazionarsi, condividere spazi, giochi e momenti, quelli sono davvero momenti di inclusione.
Poi dai 3 ai 6 anni, all'infanzia il rispetto delle regole di convivenza con gli altri bambini, oltre a spazi , attività e laboratori, routine, diventano motivo di scoperta delle proprie e altrui emozioni, da riconoscere e condividere, scoprendo che a volte sono totalmente diverse o uguali.
Ogni bambino deve  aver la possibilità di poter partecipare ad un percorso educativo di relazioni, acquisizioni di competenze, dove possa sentirsi accettato e stimolato nel suo cammino di crescita.
 In questo percorso è importante supportarli con la condivisione di emozioni, positive e negative.
Fare qualcosa insieme per gli altri bambini, ad esempio donare giochi, o invitare bimbi a casa, anche quelli in difficoltà, per giocare con loro e imparare a vicenda. I bambini imparano molto dagli altri bambini, un esempio è l'esperienza delle sezioni eterogenee, dove i piccoli ascoltano e sono attratti deai bimbi più grandi, cha a loro volta vogliono poter tramettere competenze, condividendo le loro capacità.
 Ecco allora anche il lavoro e il gioco di gruppo.
" I care" diceva don Milani, " mi prendo cura di te", chiunque tu sia.

lunedì 2 giugno 2025

 Castello di Brisighella (Ra)


...super eroi, magie e grandi poteri, cavalieri e fate, boschi e castelli..
La fantasia aiuta i bambini a scoprire il mondo attraverso creatività e immaginazione. 
Creare storie anche in gruppo, aiuta a relazionarsi, cercare e trovare soluzioni fa crescere nel ragionamento e nella flessibilità mentale, provare e conoscere emozioni allena  poi  a viverle nella realtà,  sapendo come gestirle.
Il ruolo dell'adulto è  quello di favorire e non contrastare la fantasia, intanto concedendo tempo per il gioco libero.
L'ambiente può aiutare, con materiale di recupero, scatoloni e scatole, stoffa e carta di giornale.
Sicuramente letture di storie e favole che aprono mondi infiniti, con le immagini che aiutano nel percorso, oppure inventarne insieme. 
In questa società dominata sempre più  dalla tecnologica e l' informatica, educare alla fantasia vuole dire, oltre all'acquisioni di competenze, condurre  e preservare i bambini nella scoperta di  un  mondo di avventure e di sorprese.


venerdì 16 maggio 2025

Fin dalla nascita  di un  bimbo, i sensi sono sviluppati in modo diverso, e sono cruciali nello sviluppo di apprendimento, emozionale e relazionale.
In questo periodo i bambini sono molto sensibili agli stimoli dell'ambiente circostante e delle relazioni quotidiane. Questi "periodi sensitivi" li rendono predisposti ad apprendere e a sviluppare diverse capacità. Il bambino, infatti raccoglie e acquisisce informazioni da ciò che lo circonda, le seleziona e le organizza. 
Ogni esperienza è importante.
Il tatto è il senso sviluppato, nella pancia della mamma, prima della 10° settimana. Per ultimo l'udito
Il gioco sensoriale è fondamentale. 
Toccare e giocare con materiali diversi, con liquidi e solidi, ascoltare musica o canzoni, o giocare con sonagli, giocare e guardare libri diversi tattili e non. Odorare vari profumi...più il bambino entra in contatto ed  esplora l'ambiente più efficace e fondamentale sarà lo sviluppo della mente.
Con i giochi sensoriali vi è  anche lo sviluppo delle capacità motorie e del linguaggio.
Chiaramente sta all'adulto decidere quante  proposte e   quali, in base all'interesse e alla curiosità del bambino....l'importante è la fantasia e la serenità.

lunedì 28 aprile 2025




Fin dalla nascita, le mani, sono per l'uomo, strumenti di conoscenza e crescita .
 Nella fascia zerosei, l'esplorazione del mondo è principalmente sensoriale.
 L'ampliarsi poi del campo visivo da possibilità di un campo esplorativo ancora maggiore e stimolante.
I bimbi fanno esperienza di tutto: cassetti e sportelli da aprire, oggetti da toccare e utlizzare, produzione di rumori e suoni da ascoltare e scoprire.
E' compito dell'adulto accompagnare e facilitare la scoperta delle cose fornendo esperienze nuove, che chiaramente il bambino ripeterà per la curiosità e stupore, la sicurezza di ripetere l'esperienza.
Spesso però forniamo al bambino "di più ", pensando al meglio, mettendoli in confusione.
Ovvero...
Abbondanza di giochi colorati, super moderni, accessoriati e soprattutto...tanti.
Ma i bambini stimolano la curiosità e l'apprendimento con le cose più semplici, che li aiutano a inventare, creare, fantasticare, imitare.
 Le nostre case sono piene di materiale di gioco: cartoni, scatole, sacchetti, mollette, bacinelle, imbuti.libri, vestiti.
Ma ancora di più all'aperto, dove la natura è fonte di ispirazione e troviamo oltre i colori, "giochi" da scoprire e pieni di fantasia, forma e peso: pensiamo alle pigne, i sassi, le foglie, i legnetti, e i fiori come i "soffioni.
Ricordiamoci allora che la libertà creativa  e crescita che offrono gli oggetti di legno, stoffa, metallo ,carta, vetro, oltre a percorsi di maturazione del pensiero, non sono paragonabili ai giochi di plastica pensati e studiati dagli adulti nei minimi dettagli, e che non lasciano spazio alla fantasia e creatività