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martedì 28 aprile 2020


Oggi più che mai si riconosce l'importanza dei primi anni di vita del bambino, i primi 1000 giorni, già dal concepimento. E' il periodo in cui si costituiscono le fondamenta sul quale costruire l'esistenza.
E' il momento in cui il cervello si sviluppa più che in qualsiasi altro momento e l'ambiente circostante in cui si cresce è fondamentale.
Alcuni valori possono nascere ed essere acquisiti fin da subito, come il rispetto per le persone e per le cose.
"Se ognuno fa qualcosa, allora possiamo fare molto" Don Pino Puglisi  sacerdote ed educatore ucciso dalla mafia nel 1993.
Per far crescere i nostri bambini in un mondo migliore ci vuole il contributo di tutti.
Pensando a quel che accade nella società, che si vede o legge nei social o in tv, chiaramente  lo strumento più efficace per un'educazione alla gentilezza, all'accoglienza, alla generosità  è l'esempio dei genitori.
Considerando che i bambini assorbono tutto ciò che trasmettiamo, anche inconsapevolmente (pensiamo al linguaggio non proprio adatto o al bullismo), sicuramente ci dobbiamo ricordare che un aiuto ci viene dall'esperienza ludica, che ci porta occasioni  irripetibili di acquisizioni di competenze e valori.
Poi ci sono sicuramente modalità, che da sempre esistono ma a volte passano di moda, come DIRE DEI NO, no motivati e decisi, sapendo che le azioni hanno delle conseguenze. Osservando la vita della scuola, soprattutto al momento del ritorno a casa, assisto a scene dove i bimbi dettano legge, oppure parlando con alcune mamme, percepisci che sono i piccoli che decidono quando andare a dormire.MA ANCHE NO
Educazione al rispetto è partire dalle cose di tutti i giorni, come il cibo non sprecato, la luce accesa senza motivo, il rispetto dei giochi in casa e al parco pubblico, l'essere grati per ciò che viene donato.
Attenzione però, non con una obbedienza di paura, ma con un'obbedienza spontanea che viene dall'esempio che diamo ai nostri bimbi ogni giorno.
"Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi". Tiziano Terzani

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