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domenica 3 maggio 2020

Sentire e ascoltare: quali le differenze

"Sentire è facile perché esercizio dell'udito, ma ascoltare è un'arte perché si ascolta anche con lo sguardo, con il cuore, con l'intelligenza ". Enzo Bianchi, monaco laico , fondatore della comunità di Bose.

Avendo avuto qualche problema d'udito , anch'io ho sperimentato suoni "sparati" nelle orecchie , seduto all'interno di una cabina come se fossi a Rischiatutto.
 In base al volume e all'intensità del suono, dovevo alzare la mano, per segnalare se SENTIVO.
Ma non mi è mai stato chiesto di guardare la dottoressa , i suoi occhi, per sintonizzarmi con lei.
Oggi più che mai ASCOLTARE è diventato un gesto da eroi, pensiamo ai programmi politici o agli stessi dibattiti parlamentari.
Nella scuola dell'infanzia, la mattina inizia con il circle time, un momento vissuto in cerchio, in cui oltre alla presentazione dell'attività della giornata da parte della maestra, i bambini parlano e raccontano di se stessi. Ascoltare il racconto della domenica vissuta con la propria famiglia, o le paure legate alla salute di un nonno , oppure la gioia del regalo ricevuto, fa davvero capire che i bambini vogliono che tu faccia parte del loro mondo, cercano di condividere emozioni e sentimenti, oppure cercano conforto e coraggio.
L'importante è non essere distratti o disattenti perché anche ogni comportamento e gesto di un bimbo è un modo di comunicare.
Quando entro in una sezione, per chiedere una cosa alla maestra, capita di vedere un bimbo che si accosta e perché venga ascoltato , le tiri il grembiule.
Gli adulti sono un punto di riferimento, la loro attenzione è fondamentale  e di qui parte la fiducia .
Nel tempo, se è mancato l'ascolto, a fatica lo si recupera ....pensiamo all'età dell'adolescenza.
Bambino, Madre, Figlia, Padre, Inverno
Può capitare che la nostra attenzione venga richiesta da un figlio, in un momento che facciamo altro e siamo distratti, non liquidiamolo velocemente e distrattamente. Rassicuriamolo dicendo che ci sarà un momento di ascolto totale. Facciamo in modo che diventino appuntamenti costanti e rassicuranti ricordando comunque che siamo interessati a ciò che ci vogliono raccontare.
Ricordiamoci che ASCOLTARE è diverso da sentire, perché ci vuole attenzione , silenzio, controllo
per captare il messaggio di chi abbiamo davanti, senza correre il rischio di elaborare la nostra risposta mentre l'altro ancora sta parlando.
Solo così, anche i bambini, capiranno che stiamo dando a loro l'importanza che meritano creando quel clima di attenzione e rispetto fondamentale.
"Parlare è un bisogno. Ascoltare è un arte" Goethe


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