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venerdì 5 giugno 2020

l'ottimismo


L'ottimismo deve diventare un'abitudine, soprattutto dopo questo periodo,per gli adulti e fin da subito per i bambini.
 Dopo periodi di dura convivenza tra adulti e bambini, spesso per gli spazi non adeguati, dopo l'isolamento dalle altre famiglie e bambini, non è possibile non pensare all'importanza di riallacciare rapporti e armonie, accompagnate da regole di gruppo e società.
Le attività estive proposte sul territorio, con tutte le limitazioni  e problemi economici, sono un boccata di ossigeno in tutti i e per tutti i sensi.
Per il clima familiare, per l'esigenze lavorative, per il bene dei nonni e dei bambini.
I rapporti educativi, educatore- bambini, sono molto bassi e sono un modo per ricostruire quelle dinamiche di gruppo, quelle situazioni di imitazione che rasserenano e danno sicurezza.
Sicuramente il piccolo gruppo è sempre stato un desiderio, nel normale anno scolastico,  delle maestre e delle educatrici, per poter osservare, interagire, ascoltare più attentamente ogni bambino.
E così sarà.
Non è certo una preparazione alla scuola  che riaprirà a settembre, di cui non si sa ancora nulla, ma un modo per ricreare spazi di apprendimento, curiosità e soprattutto, se vissuta più che si può all'aperto, possibilità di mettere in moto complicità, collaborazione, attenzione agli altri.
Ma con l'aiuto dell'educatore  anche la possibilità di riscoprire l'ottimismo, perché quello che i bambini hanno disegnato o scritto e appeso fuori dalle case "Andrà tutto bene", non sia solo un sogno, ma un modo di affrontare con energia e positività, le difficoltà, per superare il lamento ed essere contenti di chi abbiamo vicino,per giocare insieme.
Sbagliare è normale, capita ai figli come ai genitori.
 Mettiamo sempre in evidenza "il bicchiere pieno"per affrontare con serenità anche i piccoli fallimenti.
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