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venerdì 24 luglio 2020

 Guardando allenamenti di scalatori principianti, più volte viene sottolineato che ci si allena in sicurezza, riferendosi ad un compagno e alle corde che trattengono chi cade, senza gravi danni.
E così anche  i bambini, lasciamoli sbagliare, li aiuteremo a crescere.
Per un'infinità di motivi, spesso  genitori ed anche educatori, rimuovono ostacoli, difficoltà, nel percorso di vita dei bimbi privandoli delle lezioni più importanti dell'infanzia.
Ma essere vicino alla crescita non è questo.
IPERPROTEZIONE è l'eccesso di tutela, di protezione che si mette in atto verso chi è più debole e ritenuto incapace di difendersi.
"Non correre che sudi poi ti ammali", " no,non lo fare perché ti fai male e ti sporchi", " attento è pericoloso stare con quel bambino", pensieri  e raccomandazioni che ritornano continuamente a scuola, nel parco  e in diverse famiglie.
 Così inculchiamo la paura per il mondo, per la gente che sono pericolosi. E soprattutto l'ansia e il senso di inadeguatezza, poi  rabbia, prendono il sopravvento.
Ma il nostro scopo non è quello di far crescere con la paura, o di quello che potrebbe succedere, evitando tutti i problemi e dipendendo sempre da qualcuno. Lo sanno gli adolescenti che se cresciuti senza strumenti per affrontare la vita e il loro stato d'animo, vanno in crisi.
Come adulti dare regole, stabilire le conseguenze se non rispettate, non è per aumentare la paura, ma per educare , lasciando da parte il già sentito " poverino è piccolo".
Quando un bimbo impara a camminare,cade, piange, gattona, si rialza....non è una colpa o incapacità.
Si cresce in autostima ,in autonomia e personalità, gioendo per la tenacia e l'impegno. Per questo, non serve lo scudo spaziale, ma sapere, che  un'insuccesso non provoca meno amore e meno stima da parte nostra.

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