Resilienza ,soprattutto in questo periodo, è la capacità che consente all'uomo di stare a galla davanti alle difficoltà, le avversità, superarle e uscirne più forte di prima.
Ciò è possibile anche fin dai primi anni dell'infanzia, educando a trovare quella forza interiore che aiuta a superare le difficoltà o momenti bui.
Sicuramente non significa educare a chiudere gli occhi davanti all'ostacolo e far finta che non esista, evitando di parlarne, ma piuttosto cercare di averne consapevolezza, di controllare le emozioni e vivere il tutto come cambiamento e non impedimento della crescita.
Ci sono vari consigli e suggerimenti per aiutare i bambini in questi cammino:
- aiutarli nelle relazioni, a creare legami che non siano competitivi(!) con i coetanei. Con noi adulti, fare in modo che il racconto e la condivisione delle emozioni diventino crescita, dove l'educatore che accoglie la condivisione, fornisce il senso e il valore giusto a quello che il figlio sta vivendo;
- essere ottimisti e rispettosi , degli altri, del mondo che ci circonda . Fidarsi delle proprie capacità e del giudizio, sorridendo anche davanti ai propri errori, imparare che c'è un futuro oltre le difficoltà;
- promuovere l'aiuto del prossimo, vissuto non come antagonista o nemico , ma come una persona con cui condividere gioie e fatiche, giochi e divertimenti;
- prendersi cura di sé, nello sport , nell'alimentazione , come nei passatempi e nel gioco libero;
- avere delle routine quotidiane, come al nido e alla scuola dell'infanzia, che aiutano a gestire il tempo, danno sicurezza, stimolano a scoprire altro, a fare scelte e nuove scoperte.
Educare alla resilienza vuol dire, dare ai bambini competenze con le quali potrà direzionare le sue emozioni in modo costruttivo, senza agire con istintività e sofferenza davanti alle sfide e difficoltà.\
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