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venerdì 13 agosto 2021

In questa calda estate, di sole focoso e afa assillante, tra le tante pseudo notizie o repliche televisive, 
un immagine ho memorizzato, che mi ha fatto  rabbrividire.
Non sono qui a perorare una causa o prendere le distanze, ma di una cosa sono indignato: quando i bambini vengono USATI.
Una mamma che urla, nella massima rabbia, a sua figlia di 5-6 anni di dire ad un giornalista che è scemo, incitandola, richiamandola più e più volte . Fino a che la bambina ubbidisce.
Si incolpa la scuola , gli insegnanti, gruppi e associazioni per non svolgere bene il proprio ruolo di educatori.
Ma qui bisogna ripartire dalla base.
Vengono richiesti aiuti per bimbi in difficoltà, con problematiche di linguaggio, di relazione, di incapacità nel rispetto delle regole di un gruppo, o agli stessi genitori.
Ma i bambini GUARDANO, CAPISCONO, IMITANO soprattutto le persone che stimano e amano.
Non possiamo continuare a delegare, tutti abbiamo un ruolo educativo, ogni momento e in ogni luogo.
La società del futuro inizia da ora, da come facciamo le cose, da come le viviamo e da come gestiamo i vari momenti della nostra giornata.
E prendendo spunto da un classico della letteratura ...
" e i bambini stanno a guardare...."









 

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