Proviamo a immaginare un bambino che
vede il sole, il prato, o bambini che giocano e vorrebbe partecipare, ma ostacoli
intricati, nel mezzo del percorso, rendono difficile l'avvicinamento e il
contatto, tanto da esplodere.
L'aggressività, spesso, non è immotivata, perché segnala che il bambino ha qualcosa nel "profondo" che non riesce a comunicare e
fatica a controllare impulsi ed emozioni...tutto fuori dal suo controllo.
In
questo momento, il bambino non conosce altro modo per esprimere le sue
frustrazioni, e avere tanti stimoli portano a reazioni diversificate. Tutto ciò fa parte del processo di crescita e autonomia, ma l'importante è sapere come "starci"!
Certamente non aiutano i genitori che si divertono a dare piccoli morsi o
pizzicotti ai propri piccoli, tanto per giocare , per divertirsi.
Per un bimbo è
difficile distinguere lo scherzo da un modo da utilizzare normalmente di
comunicazione.
Semplicemente da evitare.
Proviamo allora a "volare in alto" per
avere uno sguardo diverso, da un altro punto di vista, così come deve fare
l'educatore.
Osservare il bambino e l'ambiente, per cercare di comprendere, per
capire quali difficoltà, quali emozioni, e per che cosa.
Non servono spiegazioni
prolisse, che difficilmente un bambino segue.
Piuttosto usando la calma, mai l'aggressività, facciamo
sentire che capiamo le sue emozioni, la sua rabbia.
Manteniamo regole senza cedere, perché aumentano le crisi di rabbia e aggressività .
Nessun commento:
Posta un commento