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lunedì 31 ottobre 2022



 
Davanti a genitori separati, davanti a rancori e "appunti" di tutto ciò che fa l'altro o l'altra, è davvero difficile chiedere di immedesimarsi nei figli, nel provare a capire cosa vedono, sentono, quali emozioni provano.
Da entrambe le parti ritengono di stare molto attenti a non turbare i bimbi, eppure ci sono disattenzioni o gesti e parole impulsive che lasciano il segno.
Una delle cose fondamentali che va evitata, è  parlare con altri, dei figli, a voce alta, per sottolineare difetti, difficoltà , capricci.
Si pensa spesso che i bimbi sotto i 3-4 anni non capiscano... invece assorbono tutto, l'ansia, le difficoltà e paure del genitore, la rabbia o la tristezza.
Un bambino anche di 1-2 anni, sente benissimo che c'è qualcosa che non funziona tra i genitori.
E allora va rassicurato che non c'entra nulla in quello che sta accadendo, e l'amore del babbo e della mamma, ci saranno sempre. Come?
Stabilire tempi e modi da condividere, che portino complicità e serenità, che sia gioco, lettura, una passeggiata,  SICURAMENTE senza cellulare, tutta dedicata a loro, anzi scelto con loro.
Attenzione a non cadere nel raccontare " errori" dell'altro genitore. Il bene del bimbo è al primo posto. Il massimo è mantenere un dialogo tra i due genitori.
Non cedere a ricatti e capricci, che dimostrano le difficoltà del figlio, perché voler bene è anche saper dire di no. Sapere dare riferimenti sicuri per la crescita. Coccolarlo, ma non comprarlo con giochi, cioccolate e merendine o utilizzo del cellulare.
I bambini lavorano molto di immaginazione, sta a noi il compito di rassicurarli, mettere un filtro, con comprensione, atteggiamenti affettuosi in modo che prima o poi possano esprimere i propri sentimenti ed essere ascoltati e capiti nelle loro paure.



venerdì 14 ottobre 2022



" Non si nasce con l'istinto della lettura come si nasce con quello di mangiare e bere"
Bisogna educare i bambini alla lettura -Gianni Rodari.

Non so se è dovuto al periodo che stiamo sorpassando, oppure alla velocità con cui cambiano le cose e non riusciamo più a gestirle nel modo giusto.
Ma seguendo i bimbi  da zero a sei anni, noto sempre di più come, l'utilizzo di smartphone da parte dei bimbi, è in aumento con la complicità dei genitori.
Quando si fa  la spesa, nel colloquio al nido o a scuola con l'educatrice, in attesa della visita del 
 medico, in auto nel tragitto per arrivare a casa, i bambini osservano, giocano, ipnotizzati dai colori, suoni e immagini dei cellulari.
Noto anche che sono aumentate le difficoltà di linguaggio e la necessità di sedute di logopedia, oppure  difficoltà nelle relazioni, nel gestire e condividere emozioni.
Eppure quando le educatrici o le maestre leggono al nido o all'infanzia, utilizzando la voce recitante, o esprimendo con il volto i sentimenti e l'emozioni, il silenzio tra i bimbi regna e dopo anche le osservazioni, le domande, le gioie e le paure davanti " ..al lupo".
Tutti gli studi riconoscono l'importanza della lettura, anzi della condivisione dei libri, per gli innumerevoli benefici quali il linguaggio, l'empatia, la relazione, l'apprendimento, la complicità , la condivisione di emozioni, il ragionamento critico.
Tutto ciò fin dalla nascita, scegliendo in modo adeguato all'età i libri, ascoltando gli interessi dei protagonisti, creando un angolo all'interno della casa, facendolo insieme o contemporaneamente ( quanto è importante l'imitazione in questa fascia di età), senza presentare il libro " come un'alternativa alla tv o al cellulare" Rodari.