" Non si nasce con l'istinto della lettura come si nasce con quello di mangiare e bere"
Bisogna educare i bambini alla lettura -Gianni Rodari.
Non so se è dovuto al periodo che stiamo sorpassando, oppure alla velocità con cui cambiano le cose e non riusciamo più a gestirle nel modo giusto.
Ma seguendo i bimbi da zero a sei anni, noto sempre di più come, l'utilizzo di smartphone da parte dei bimbi, è in aumento con la complicità dei genitori.
Quando si fa la spesa, nel colloquio al nido o a scuola con l'educatrice, in attesa della visita del
medico, in auto nel tragitto per arrivare a casa, i bambini osservano, giocano, ipnotizzati dai colori, suoni e immagini dei cellulari.
Noto anche che sono aumentate le difficoltà di linguaggio e la necessità di sedute di logopedia, oppure difficoltà nelle relazioni, nel gestire e condividere emozioni.
Eppure quando le educatrici o le maestre leggono al nido o all'infanzia, utilizzando la voce recitante, o esprimendo con il volto i sentimenti e l'emozioni, il silenzio tra i bimbi regna e dopo anche le osservazioni, le domande, le gioie e le paure davanti " ..al lupo".
Tutti gli studi riconoscono l'importanza della lettura, anzi della condivisione dei libri, per gli innumerevoli benefici quali il linguaggio, l'empatia, la relazione, l'apprendimento, la complicità , la condivisione di emozioni, il ragionamento critico.
Tutto ciò fin dalla nascita, scegliendo in modo adeguato all'età i libri, ascoltando gli interessi dei protagonisti, creando un angolo all'interno della casa, facendolo insieme o contemporaneamente ( quanto è importante l'imitazione in questa fascia di età), senza presentare il libro " come un'alternativa alla tv o al cellulare" Rodari.
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