Chiaramente ci vuole tempo e costanza.
Ricordo che l'adulto è in relazione con il bambino, con la capacità di ascoltare le emozioni e i bisogni, ma anche la capacità di rispondere adeguatamente.
Ma se voglio che i bambini siano felici, curiosi, Ottimisti, devo puntare ad esserlo prima io come educatore. L'esempio conta più delle parole.
Se voglio che i miei figli, i bambini che ho in sezione al nido, o all'infanzia, non siano pessimisti, lamentosi, brontoloni, devo partire da me.
Partendo dai messaggi sui social, dove la critica, l'osservazione, il lamento, sono costanti, contro i vicini, lo stato, il comune, la società sportiva , la Chiesa ....,quasi che chi scrive è perfetto e gli altri sbagliano, possimo comprendere che questo è ciò che i bambini vedono e sentono, anche troppo
Oggi più che mai i bambini hanno bisogno di esempi positivi e fiduciosi, ma anche responsabili e coerenti. Se faccio parte di un gruppo, le regole condivise, mi aiutano a rispettare tutti e tutto, compreso lo spazio, che sia sezione o giardino o la città.
Impegnarsi è faticoso, ma insieme è meglio, ci si incoraggia, si possono raggiungere traguardi ottimi, oppure ci si può aiutare per migliorare, "se non va bene una volta, ci riusciremo la prossima.".
La fatica e il sacrificio, da cui spesso i bambini vengono "protetti", non vanno demonizzati, ma vissuti come un modo di ottenere risultati desiderati nella propria vita.
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