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venerdì 22 marzo 2024




 Sommersi dal lavoro, dai problemi della coppia, dalla gestione e organizzazione della famiglia, spesso le cronache dei giornali e social, e perché no, testi di canzoni, ci presentano adolescenti e ragazzi,  allo sbando, in crisi.
Purtroppo lo stile permissivo, per affaticamento, stanchezza, il passare la responsabilità come genitore direttamente al figlio adolescente, fa si che il ragazzo, alla ricerca della propria personalità, fa sfociare atteggiamenti per "farsi riconoscere", farsi notare.

Maleducazione, rabbia, violenza, poco rispetto del prossimo, esaltazione della violenza diventano soggetti di fatti quotidiani che provengono da storie familiari, dalla scuola, direi anche dallo sport.
Ma fin dal nido, l'educare, passa attraverso il senso del rispetto: di se stessi, del gruppo, dei giochi e libri, del cibo, del giardino. Contemporaneamente è un  accompagnare il bambino in una crescita libera, dove le poche regole, ma basilari e condivise, sono la cornice dove sperimentare la libertà.
 Ma essere punti di riferimento, con regole e coerenza, è il compito dell'adulto anche nell' infanzia, come nell'adolescenza. Perché i ragazzi possano orientarsi meglio attraverso tutti gli importanti cambiamenti che si trovano a vivere , le regole di casa , favoriscono davvero questo percorso, per avere confini sicuri nella ricerca della propria identità.

venerdì 1 marzo 2024


 Quando pensiamo "che ci vediamo giusto", che " è così e basta", diventa difficile l'ASCOLTO di altre opinioni o punti di vista diversi.

Quando facciamo osservazione, ai nidi o alle scuole dell'infanzia, ma pure come genitori, l'errore più comune è "pensare di aver capito tutto". Fondamentale è il confronto con le altre educatrici e il loro punto di vista.

Una competenza fondamentale da acquisire per un bambino, o meglio, di una persona, è l'abilità di comprendere punti di vista diversi dal nostro, pensieri, sentimenti, emozioni. Capire come si sente un amichetto, o cosa sta pensando, o cosa non riesce a vedere dal posto in cui si trova, facilita i bambini a comprendere il pensiero e l'idea o comportamento altrui, e aiuta a regolare azioni e reazioni nel confronto degli altri.

Nell'educazione è davvero molto importante osservare, un bambino, un gruppo, una situazione. Ma soprattutto cambiare inquadratura, confrontarsi con altri .
In questo percorso educativo, gli adulti,  devono essere pronti e "allenati" ad essere in grado di adottare la prospettiva altrui, ad avere abilità nell' interpretare gesti ed emozioni proprie e degli altri.

Nell'incontro , insieme all'educatrici, con una mamma, per parlare delle osservazioni fatte su  Antonio suo figlio di 3 anni, volevamo chiedere la sua collaborazione e capire i gesti irruenti e a volte pericolosi del bimbo. Volevamo darle qualche "dritta" per contenere suo figlio a casa....e invece...abbiamo trovato una mamma piena di affetto, capace di interpretare la vita, l'emozioni dei suoi piccoli tre figli. Abbiamo ascoltato come riesce a trasmettere principi e attenzione, quali regole, ma anche abbiamo intuito le sue emozioni e la sua commozione....abbiamo davvero scoperto un'altra prospettiva. 
Da li siamo ripartiti.