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venerdì 24 maggio 2024


 " Ma come ti vesti ?" .... titolo di una trasmissione che consigliava abiti per ogni ora del giorno e per ogni occasione.

Se da adulti, condivisibile o meno, l'abito è un modo per presentarci e comunicare chi siamo, per influenzare gli altri... per distinguerci...non è lo stesso per i bambini !

Frequentare il nido o la scuola dell'infanzia, andare al parco  o fare una gita con la famiglia richiedono alcune semplici regole: comodità, autonomia, libertà .

 COMODITA':  si devono sentire a proprio agio, senza nessuna paura di sporcarsi, ed facilitati nei giochi e nelle attività...una delle cose più terribili è a fine giornata sentire genitori che si lamentano" mio figlia/o si è sporcato"

AUTONOMIA : un bambino , a scuola, deve essere indipendente. Non c' è subito mamma o nonni pronti ad esaudire ogni richiesta. Certo educatici e maestre  sono presenti, ma con tutto il gruppo dei bambini. scarpe, giacche  comode e facili da togliere e mettere. Pian pian imparano ..anche ad allacciare scarpe e abbonare il grembiulino, ma all'inizio meglio una zip e  scarpe senza stringhe.

LIBERTA' :  Si ..anche di decidere se si ha caldo o freddo...per cui essere vestiti a cipolla. Solitamente la paura che si agghiaccino fa si che i bambini siano esageratamente coperti, anche all'interno, sudando facilmente. " ma mamma ha detto che devo tenere la giacca..."

 Ricordiamoci che un bambino è contento delle sue conquiste , anche di svestirsi o vestirsi da solo, sono gratificazioni che fanno parte del processo di autonomia

“Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco: vuole dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto fisico ed emotivo con gli altri.”(P. Crepet)

giovedì 9 maggio 2024







Enzo Biagi a proposito di MAMME, ha scritto " Le verità che contano, i grandi principi, alla fine restano sempre due o tre. Sono quelle che ti ha insegnato tua madre da bambino"

Quante mamme ho conosciuto lungo il mio percorso lavorativo.

Di ogni incontro ricordo qualcosa, dopo ogni incontro ho memorizzato e scoperto atteggiamenti, gesti che mi hanno aiutato a crescere come educatore, insegnante, coordinatore.

Non scordo, alla scuola dell'infanzia, quando trovammo una mamma stesa sul pavimento, che cercava di guardare attraverso la porta a vetri della sezione, come stava e cosa faceva suo figlio. DARE FIDUCIA .

Alcune mamme, per aiutarci nella progettazione che riguardava i continenti e le culture diverse dalla nostra, si presentarono  vestite da indiane e spiegarono il significato dei loro costumi. Oppure le mamme nigeriane in costume tradizionale del loro paese con un piatto tipico da far assaggiare ai bambini. COLLABORAZIONE ED ENTUSIASMO

A volte l'amore per il figlio si trasforma in travolgente energia, come quando una mamma per il compleanno del figlio, si presenta  a scuola con 50 palloncini argentati , festoni e vassoi di dolci per far festa.  ENERGIA E CONDIVISIONE

E ancora l'organizzazione di due mamme, per andare con tutte le famiglie della stessa  sezione di nido, al mare, in una domenica di maggio. Orari dei treni, trasporto per arrivare alla stazione per chi non aveva altre possibilità, pranzo al sacco. FARE COMUNITA'

C'era mamma Adel che ogni giorno, per portare la bimba al nido, impiegava a piedi con il passeggino,  30 minuti ad andare e 30 a tornare. Ed ecco un'altra mamma che si offre concordando i tempi per passarla a prenderle in auto. CONDIVISIONE

Ricordo anche l'uscita di una sezione materna, alla fattoria di una mamma. Giro sul carro trainato dal trattore in mezzo ai campi, raccolta dell'uva e pigiatura, mungitura della mucca per scoprire da dove viene il latte e ... la mamma sempre  con il sorriso , gioiva con tutti i bambini. CORRESPONSABILITA'.

E' proprio vero " Una buona mamma vale 100 maestri" Palmer G.H.

AUGURI MAMME